Copywriting e Proofreading – Impaginazione Annual Report e testi finanziari Bilanci e Trimestrali, Snapshot, Company Profile – Traduzioni multilingua, con customer service dedicato – Proofreading con correttori di bozze professionisti – Digitalizzazione cataloghi da cartaceo a digitale integrato.
La tecnologia ha fatto molti passi in avanti nel giro degli ultimi dieci anni e le macchine sono diventate sempre più sofisticate permettendo, così, una qualità di stampa sempre più alta. Nonostante questa continua innovazione, però, non si può pensare che le stampanti facciano miracoli: per ottenere un ottimo risultato bisogna partire dal file di stampa. Presentare un file grafico con immagini di scarsa qualità, colori in RGB, e senza margini, infatti, potrebbe farti avere delle brutte sorprese al momento del ritiro dei materiali. Una tipografia, in genere, avverte il cliente in caso di problemi con il file ma, consegnare fin da subito un materiale di ottima fattura, può ridurre notevolmente i tempi di elaborazione della stampa. Ecco allora alcuni accorgimenti! 1. Lavora in quadricromia Sono diversi i sistemi per definire i colori all’interno di un file grafico: uno dei più diffusi è il codice RGB (Red, Green, Blue). Purtroppo, con questo sistema non è possibile identificare l’ampia gamma di colori visibili dall’occhio umano. Per questo motivo, dando al tipografo i codici RGB si rischia di trovarsi con colori diversi da quelli visibili sullo schermo del pc. Per questa ragione è bene lavorare con il codice CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, Key Black), più conosciuto come “quadricromia”. Sebbene la quadricromia ricopra una gamma più ampia di colori, a volte non basta per stampare l’esatta nuance desiderata: ecco perché è sempre bene consegnare in un file separato i codici Pantone corrispondenti. 2. Attenzione ai margini Nel momento in cui un file grafico viene stampato, bisogna prestare attenzione ai margini di taglio e di rifilo che porteranno il prodotto finale al formato desiderato. Questi variano da tipografo a tipografo, ecco perché è sempre bene consultare il proprio stampatore prima di procedere alla creazione del materiale grafico. 3. Qualità delle immagini Quando si realizzano dei materiali pubblicitari è inevitabile l’inserimento di fotografie o illustrazioni. Onde evitare stampe non definite e di pessima qualità, bisogna prestare attenzione alla risoluzione, ossia la densità di punti in un pollice (Dots Per Inches). Per una stampa di ottima qualità si richiede, in genere, una risoluzione di 300 DPI.
Come abbiamo visto fino ad ora, per stampare con successo un file è necessario avere un know-how piuttosto vasto. Ecco perché affidarsi ad un professionista del settore risulta sempre una carta vincente: ti potrà seguire dalla realizzazione stessa del file, fino alla scelta della tipologia di stampa più adeguata in modo che tenga conto del budget e della qualità finale desiderata. In questa maniera otterrai risultati migliori, in tempi più brevi e risparmiando anche sulla realizzazione del prodotto finito.
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