Da quando è nato il marketing, si è fatto strada il termine “engagement”. Questo va ad indicare letteralmente il “coinvolgimento” degli utenti, ovvero la capacità di un brand di legarsi ai propri prospect tanto da trasformarli in clienti.
Obiettivo ultimo dello sviluppo dell’engagement è il passaparola o, in termini tecnici, la promozione: un consumatore che resta fedele ad un marchio può, a lungo termine, diventare un promotore dello stesso.
Diffondendo l’immagine del brand attraverso i consumatori, è possibile avvicinare anche gli utenti più scettici: è scientificamente provato che, di fronte alla necessità di fare un acquisto, una persona si basa soprattutto su precedenti feedback di altri clienti.
Tutto questo discorso potrà farti pensare che l’engagement è qualcosa che riguarda esclusivamente il mondo del marketing digitale. Al contrario! Le persone si possono coinvolgere anche attraverso la cara, vecchia carta. In particolare, attraverso la stampa tipografica è possibile creare una serie di prodotti che, se integrati con strategie online, raggiungono il potenziale cliente sia su canali online sia su canali offline. In questo modo, si darà vita ad un’efficace strategia di comunicazione integrata.
Dalla carta alla realtà… aumentata!
Far provare i propri prodotti è un buon modo per avvicinare anche i clienti più diffidenti. La politica del try-before-you-buy funziona per qualsiasi tipologia di prodotto, però non sempre è possibile applicarla. Ecco che, quando la realtà non ce la fa, arriva la VR (virtual reality).
Immagina se IKEA dovesse concedere a tutti i suoi clienti di portare a casa un mobile per vedere come sta all’interno dell’appartamento: questo significherebbe avere migliaia di armadi e cassettiere sparsi per le case di tutto il mondo. Un’iniziativa che rischia di andare facilmente fuori controllo.
Ecco che IKEA ha deciso di partire dall’iconico catalogo cartaceo per fare un grande balzo in avanti rispetto alla concorrenza: ha integrato l’utilizzo della VR. Nel 2018 sarà disponibile l’app del colosso svedese che permetterà ai clienti di visualizzare il prodotto all’interno del proprio appartamento per vedere come sta. E cosa c’entra il catalogo in tutto questo? Ebbene, serve come metro di misura per permettere all’app di mostrare il prodotto selezionato con le giuste proporzioni rispetto all’ambiente circostante.
Un altro esempio di engagement attraverso applicazioni speciali della stampa tipografica, che tiene sempre in considerazione l’idea di try-before-you-buy, viene dal mondo dell’editoria. Nel 2003, infatti è uscito “Nel regno della fantasia” scritto dal noto topolino Geronimo Stilton. Cos’ha di speciale questo romanzo? È il primo libro pubblicato con profumi al suo interno.
Strofinando il proprio dito su alcune pagine speciali, infatti, è possibile sentire aromi ed odori respirati dai protagonisti della saga. Questo, oggi, si può riflettere nel mondo della profumeria e del beauty: attraverso dei cataloghi profumati inviati a casa, i clienti potranno sentire le fragranze nuove senza dover recarsi in negozio per provarle. Piccoli accorgimenti, dunque, che rendono la carta uno strumento ancora innovativo e utile per il mondo del marketing.
Stampa con dato variabile
Dalla nascita di internet, la profilazione degli utenti sta diventando un fattore sempre più importante per un business. Per poter ottenere non solo dati personali, ma anche informazioni sulle abitudini di consumo, esistono diverse strategie:
- La prima è certamente il sondaggio;
- La seconda consiste nel tracciare i prodotti visualizzati all’interno di un ecommerce (Amazon ad esempio sfrutta questo strumento per il retargeting);
- Infine, si possono offrire dei materiali premium gratuitamente in cambio della compilazione di un form.
Tutte queste informazioni sono utili per la stampa? Sì, ma solo se si utilizza la tecnica del VDP (Variable Data Printing), ovvero la stampa con dato variabile. Dall’unione di un database con una macchina digitale, infatti, è possibile personalizzare ogni singolo prodotto in modo diverso.
In che cosa consiste la customizzazione del materiale stampato? In genere, ogni item presente all’interno del file grafico può essere personalizzato: dall’headline, al bodycopy, passando anche dalle immagini. Questo si può tradurre concretamente in volantini e cataloghi con offerte dedicate, agende o calendari personalizzati con i nomi o con le date di nascita del cliente.
Come hai visto, dunque, sono moltissime le applicazioni che la stampa tipografica ha nel settore marketing per creare engagement e fidelizzare i clienti. Ci sono solo tre limiti: il budget a disposizione, le capacità tecniche che si possono mettere in gioco e la fantasia. Come sempre, in questo campo è fondamentale saper guardare oltre l’oggi e anticipare quello che sarà il mondo di domani.