L’Inbound Marketing è una delle scoperte più interessanti e valide degli ultimi anni in fatto di marketing online. Di fatto si tratta di una strategia del tutto innovativa, volta a trasformare gli utenti in contatti e poi in clienti, facendoli diventare ambasciatori del brand stesso.

Questa metodologia va a sostituire l’ormai datato Outbound Marketing, che mira a trovare i clienti attraverso delle inserzioni pubblicitarie o l’acquisto di database e-mail. L’Inbound, invece, ha lo scopo di farsi trovare dagli utenti attirando la loro attenzione. Come? Offrendo contenuti utili e di qualità, che siano in linea con i desideri, gli interessi e le esigenze dei prospect. Questi contenuti, se preparati con la cura e l’attenzione necessaria, riescono ad attirare traffico verso il sito web aziendale. L’utente viene, quindi, stimolato a conoscere l’azienda attraverso dei contenuti non promozionali, ma finalizzati alla conversione nel lungo periodo.

 

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L’Inbound lavora conquistando la fiducia degli utenti. Andiamo a scoprire le caratteristiche e gli obiettivi di questa attività online.

Come e perché è nato

La spinta che ha portato all’ideazione di questo nuovo modo di concepire il digital marketing è arrivata dall’osservazione del comportamento degli utenti. Sempre più persone si dimostrano insofferenti ad un certo tipo di pubblicità che li interrompe mentre leggono un articolo, guardano un sito web o un video su Youtube. La promozione invasiva ha perso progressivamente la sua efficacia e rischia di influire negativamente su ciò che pensano gli utenti in relazione ad una determinata azienda. Pubblicizzare in modo eccessivamente spudorato il proprio prodotto o servizio denota la mera intenzione di vendere e non la ricerca della soddisfazione di chi acquista.

L’Inbound Marketing rappresenta la promozione naturale di un brand, senza il ricorso alla pubblicità diretta. In quest’ottica, l’avvicinamento tra azienda e utente è basato sulla spontaneità.

Gli obiettivi

L’Inbound Marketing ha degli obiettivi molto diversi rispetto all’Outbound, che va dritto alla vendita. Proprio per sua natura, mira a costruire la fiducia nel pubblico, facendolo affezionare al brand. Prima attira l’attenzione, poi converte e invita all’azione e infine soddisfa: queste sono le 4 fasi della strategia Inbound.

Un altro obiettivo che si pone questa strategia è quello di distinguersi e superare i competitor con le armi della qualità e dell’astuzia, e non semplicemente mettendo mano al portafoglio. Un investimento che non bada a spese non sempre è garanzia di successo.

La cura del contenuto

L’Inbound Marketing trae tutta la sua forza dai contenuti, studiati appositamente per il web. Ogni singolo contenuto è realizzato per rispondere ai bisogni del target a cui un’azienda ha scelto di rivolgersi. Il cuore della filosofia Inbound sta nella condivisione di contenuti utili (blog, guide, ebook e via dicendo) proprio là dove gli utenti vogliono trovarli. In questo modo, l’utente si sente davvero preso in considerazione. Dall’altra parte, l’azienda riesce ad attrarre un target realmente interessato, aumentando le probabilità di conversione. Il profilo che ne risulterà è quello di un brand esperto di settore, coinvolgente, empatico e affidabile.

Lo strumento che più si adatta alla filosofia Inbound è il blog aziendale, che può ospitare post mirati alla risoluzione di un problema o a fornire delle guide. Tutti gli articoli devono rispondere alle logiche della SEO, in modo che i lettori possano facilmente trovarli quando compiono delle ricerche online.

L’utente al centro

Una strategia di marketing come quella di cui abbiamo parlato fino ad ora concentra tutte le sue energie nell’offrire un’esperienza positiva all’utente/consumatore. Proprio per questo necessita di una pianificazione dettagliata, che tenga in considerazione una serie di parametri come: