Un’attività commerciale di successo ha intuito le potenzialità del mondo digitale, dei social e della condivisione di contenuti originali per raccontare il proprio brand.

Niente di meglio per acquisire più contatti e, soprattutto, fidelizzare i propri clienti, della produzione di filmati. Il motivo? Perché, se inseriti all’interno di un piano strategico di marketing efficace, si fa concreta la possibilità che i materiali creati si trasformino in video virali, capaci di attrarre un numero maggiore di utenti.

 

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Video virali: quando lo diventano

Quando si visualizzano dei video virali spesso ci si domanda come un simile contenuto sia riuscito a diffondersi così rapidamente in varie parti del mondo. Sembra quasi una questione di fortuna, dovuta al caso, ma non è esattamente così. Esistono di certo alcune caratteristiche che si nascondono dietro il successo di un video ampiamente condiviso, che è utile conoscere per riprodurli all’interno del proprio brand.

Per il primo punto è importante proporre un contenuto che sia inaspettato, originale, un punto di vista che sorprenda. Questo costituirà già un’ottima base non solo per inchiodare lo sguardo di un utente di passaggio, ma anche per invogliarlo alla condivisione. Questo step successivo sarà agevolato dal supporto di un influencer: se qualcuno di già noto nel web sponsorizza il vostro video, sarà più facile che spopoli sui vari social e community.

Come produrre video virali

Per realizzare dei corti che sfondino su internet, non è necessario essere dei registi di film d’autore, né produttori cinematografici con un budget hollywoodiano a disposizione. Oggi è facile produrre video virali senza avere particolari strumentazioni. Vediamo assieme quali possono essere gli step principali.

Progettare uno schema che stupisca chi sta guardando, puntando sull’effetto sorpresa. Spesso partire da premesse banali per ribaltarle in chiave eccezionale è il segreto di un video di successo.

Altrettanto importante è pensare ad una storia che sia in grado di presentare tutti i pregi e le peculiarità della propria azienda nel più breve tempo possibile. Se è vero, infatti, che gli utenti preferiscano i video rispetto ai testi proprio per le tempistiche, nessuno si soffermerebbe mai a guardare uno spot che vada oltre qualche minuto.

Tre esempi di video virali

Per comprendere meglio di cosa parliamo quando utilizziamo la parola virale, ecco una selezione di tre video che certamente hanno ottenuto importanti numeri in termini di visualizzazioni.

Il primo caso è italiano e riguarda l’azienda celebre per il suo panettone. Motta, lo scorso Natale, ha lanciato uno spot che si pone in controtendenza rispetto agli attuali trend alimentari, ironizzando sugli ingredienti vegani che oggi sono molto di moda. Le polemiche che ha sollevato il video, hanno favorito la sua diffusione pandemica.

 

 

Il secondo esempio viene dalla particolarissima pubblicità della Kenzo, che gioca proprio sul contrasto tra una Margaret Qualley costretta in una situazione piuttosto elegante e la sua reazione impetuosa ad essa. La potenza dei suoi movimenti, il suo scatenarsi sulla musica dei FatboySlim, ha creato quell’effetto wow che uno spot virale deve possedere.

 

https://youtu.be/ABz2m0olmPg

 

Terzo e ultimo spot preso in esame, quello girato da un regista molto apprezzato dalle nuove generazioni. Wes Anderson si è servito di uno dei suoi attori prediletti, per rappresentare il marchio H&M durante il periodo natalizio. Adrien Brody veste i panni di un capostazione che deve risolvere un imprevisto salvando il Natale dei passeggeri bloccati su un treno.

https://youtu.be/bwd5HleXgZY