Quante e quali sono le differenze tra stampa offset e stampa digitale? La risposta a questa domanda così frequente può essere ridotta ai minimi termini, ma noi non ci limiteremo a dirti che una è tradizionale e l’altra è più moderna. Anche perché non è affatto così.

Quindi la premessa fondamentale dell’articolo che stai leggendo è proprio questa: non lasciarti fuorviare da definizioni troppo semplicistiche, il tuo progetto di stampa merita una scelta consapevole.

 

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Documentarsi prima di mandare in stampa migliaia di flyer e brochure è già un’ottima partenza. Andiamo a vedere punto per punto quali sono le differenze sostanziali tra queste due metodologie di stampa.

1. Il tipo di macchinario utilizzato

Prima di arrivare a parlare delle differenze che interessano il prodotto stampato in sé e per sé, soffermiamoci un attimo sui macchinari che vengono utilizzati.

L’offset è un tipo di stampa indiretta, che sfrutta un macchinario con tre cilindri, di cui uno avvolge una lastra di alluminio che viene impregnata con i rulli umidificatori e inchiostratori. Il secondo cilindro è a diretto contatto con il primo ed è rivestito di caucciù, materiale che consente la stampa su qualsiasi tipo di foglio. Quando la lastra viene inchiostrata e umidificata passa al secondo cilindro che si inchiostra a sua volta e stampa sul foglio. Spesso le stampanti offset sono dotate anche di funzioni per la finitura finale del prodotto stampato.

Con il digitale entriamo in tutto un altro mondo. Qui abbiamo dei procedimenti elettronici che permettono l’invio dei file alla macchina, senza dover ricorrere a lastre e matrici. I file, di norma, vengono sempre controllati e sistemati prima di avviare la stampa, che qui avviene direttamente sul foglio.

2. Il costo proporzionato alla tiratura

Attenzione! Qui parliamo di costi, non di convenienza. La stampa offset ha dei costi iniziali alti, dovuti al fatto che la macchina necessita di una preparazione preliminare. Le lastre vanno predisposte e cambiate di volta in volta, e questa operazione richiede tempo e attenzione, ma la procedura di stampa poi diventa semplice e veloce. Facciamo questo lungo preambolo per spiegare il motivo per cui l’offset può non essere conveniente se hai un numero esiguo di copie da stampare. Se, invece, hai per le mani un progetto più grande e ti servono tirature molto alte, con l’offset riuscirai ad ammortizzare il costo complessivo. La stampa digitale, al contrario, non richiede una preparazione preliminare, perciò il processo è molto più veloce.

Abbiamo iniziato questo paragrafo dicendo che più che di costi vogliamo parlare di convenienza, che conta molto di più. Per delle tirature basse il digitale è un’ottima soluzione, conveniente e di qualità.

3. Colori, formati e dimensioni

Nonostante la stampa digitale oggi tenga molto bene testa all’offset in quanto a qualità e resa finale del prodotto, è doveroso dedicare una piccola parentesi a colori e formati. La stampa offset, proprio per il procedimento che segue, offre la possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di sfumature e colori. A stampa conclusa, quello che colpisce è proprio la resa cromatica, caratterizzata da grande brillantezza e lucentezza.

Il digitale è un po’ meno flessibile da questo punto di vista, perché stampa solo in quadricromia (CMYK) (e in rari casi in esacromia) e non gestisce tutti i formati, dimensioni e spessori. La combinazione dei colori è limitata, ma non per questo la resa finale ha una qualità minore.

4. I tempi di lavorazione

Questo punto è una diretta conseguenza di quelli che abbiamo visto fino ad ora. La stampa offset ha dei meccanismi più sofisticati rispetto al digitale, perciò non è assolutamente adatta a chi ha poco tempo e deve avere lo stampato il prima possibile. Il digitale, invece, essendo più agile e veloce, garantisce dei tempi di consegna molto rapidi.

Scegli bene la tipografia a cui affidare la stampa del tuo file o progetto. Una buona struttura, oltre che per l’affidabilità, si distingue anche per la capacità di prendere in carico delle richieste all’ultimo minuto.