Il video, pian piano, ha iniziato ad occupare i primi posti tra i format più apprezzati nel mondo del content marketing, superando di gran lunga pagine e pagine di testi ben scritti e immagini dai colori vivaci e luminosi. Come mai? Questo perché viviamo nell’era dell’homo videns: la maggior parte delle informazioni inviate al cervello è di natura visuale.
Scegliere il video è la soluzione migliore
Si tratta di un format semplice, intuitivo e coinvolgente con un messaggio immediato, diretto, d’impatto e di facile comprensione. Per questo motivo, scegliere di guardare o di creare un video è la risposta più ovvia e più soddisfacente.
Nel primo caso, si decide di lasciarsi trasportare completamente nella visione del video, permettendo così di farsi coinvolgere da esso e di provare emozioni.
Nel secondo caso, bisogna fare un grosso lavoro: per creare un video di qualità ed emozionante per l’utente, è necessario tenere ben presente dei punti chiave, essenziali per una buona riuscita.
Cosa serve per creare un video
Esistono quattro punti da toccare assolutamente quando si sta per creare un video e sono:
- storytelling: la capacità di raccontare una storia in modo efficace e appealing;
- emozione: la capacità di toccare il cuore del pubblico;
- educazione: la capacità di sfruttare il linguaggio visuale per insegnare qualcosa a chi sta guardando il video;
- fiducia: cercare un testimonial che possa mettersi in gioco in prima persona per dare più credibilità e autorevolezza alla tua immagine.
Vediamo qui di seguito le quattro parole chiave spiegate nello specifico.
1) Storytelling
Il primo punto racchiude in sé tutti gli altri sopra elencati in quanto, raccontando una storia, di un prodotto o di un’azienda, è in grado di suscitare emozioni (emozione), di spiegare i perché, di illustrare i come (educazione) e di invogliare l’ascoltatore a cercare il cosa (fiducia).
Essendo nell’ambito del content marketing, in questo caso, si può parlare di corporate storytelling, termine con cui si fa riferimento ad un universo di valori, significati, simboli che raccontano e comunicano l’anima dell’azienda agli utenti.
Fare corporate storytelling, però, non significa semplicemente raccontare storie, ma creare universi narrativi che, attraverso una serie di attività comunicative, possono aiutare il brand ad emozionare e coinvolgere il pubblico.
I segreti per raccontare una storia in modo efficace e appealing sono:
- non commettere errori quali egocentrismo e superficialità
- usare un linguaggio semplice ma d’impatto
- fare frasi brevi, concise e dirette.
2) Emozione
Provocare sentimenti in chi guarda un video non è così scontato come sembra. I bersagli su cui bisogna puntare sono il cervello, in modo da catturarne l’attenzione, e il cuore, in modo da suscitare riso e pianto allo stesso tempo.
Un video deve essere in grado di:
- sorprendere
- divertire
- entusiasmare
- appassionare
- coinvolgere
Bisogna saper creare nell’utente una sorta di attrazione e di interesse nei confronti del video che sta guardando, affinché si convinca di proseguire nella visione.
A questo proposito, è necessario che venga coinvolto, grazie ad un’immagine d’anteprima d’effetto e coerente con il tema, a partire dai primissimi secondi di video, in modo da “convincerlo” a continuare la visualizzazione.
3) Educazione
Quando si produce un video, non si deve avere solo l’obiettivo di emozionare e generare simpatia e coinvolgimento da parte dell’utente, ma si deve anche insegnare e trasmettere qualcosa di significativo.
Grazie all’utilizzo di un linguaggio semplice e visuale, per niente elaborato ed estroso, l’utente è portato a sentirsi più vicino e in linea con quello che sta ascoltando e guardando.
Di conseguenza, inizierà a provare una sorta di fiducia che lo spingerà ad immagazzinare e memorizzare il messaggio più importante.
4) Fiducia
Per far sì che gli utenti siano spinti a guardare proprio un determinato video piuttosto che un altro, è necessario affidarsi ad un testimonial, che possa essere un influencer o un personaggio famoso, in modo da conferire maggior credibilità e autorevolezza a quello che si sta raccontando.
Grazie all’esempio del testimonial, che ha provato quel determinato prodotto o si è affidato a quel brand specifico, gli utenti sono così più invogliati e incuriositi nel dar fiducia.